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Mi sento confusa

in Mi presento
Ciao a tutti, per tanto tempo ho letto il forum senza avere il coraggio di scrivere. Ogni volta mi bloccavo e mi venivano gli occhi lucidi. Vorrei tanto essere una mamma coraggiosa ma in realtà non credo di esserlo.
Ho decido di presentarmi e raccontarvi la mia esperienza ...anche in cerca di un'opinione.
Sono la mamma di un bimbo di poco più di 5 anni. A 2 anni e mezzo il bambino interagiva solo se posti frontalmente a lui, mi guardava sempre negli occhi, era sorridente ma occorreva alzare la voce per chiamarlo altrimenti non si voltava.
Aveva un ritardo generalizzato nello sviluppo. Non parlava. Fino ad 1 anno e mezzo il suo sviluppo era normale e poi è subentrato qualcosa. Il pediatra ci rassicurava perché era imitativo, seguiva gli oggetti in movimento...ma un problema c'era. Abbiamo fatto da noi innumerevoli visite: neurologica, esami metabolici, esame uditivo e visita neuropsichiatrica. Eravamo disperatamente in cerca di una risposta.
Dagli esami uditivi era emersa subito una ipoacusia trasmissiva. Dopo mesi di cure, dh, visite siamo riusciti ad avere un timpano gramma accettabile poco prima del suo terzo compleanno. Le prime parole a 3 anni. La prima visita neuropsichiatrica, in una struttura pubblica, ha diagnosticato un ritardo del linguaggio dovuto ad una ipoacusia. Ha fatto sempre neuropsicomotricità e logopedia. Purtroppo abbiamo dovuto cambiare più volte logopedista perché per vari motivi non ci potevano più seguire. Non c'è stato giorno in cui non mi sia chiesta se il problema uditivo fosse il solo problema. Quando non sentiva, il bimbo era nella sua bolla poi a poco a poco è uscito. Aveva difficoltà ad articolare le parole, una ipotonia dei muscoli facciali che a poco a poco è rientrata ma non scomparsa. Si muoveva in modo goffo, migliorato con la psicomotricità, unito ad un problema di equilibrio legato all'orecchio.
Oggi il bimbo ha 5 anni, con noi genitori mi sembra interagisca abbastanza bene: indica, corre se chiamato, ci chiama, ci fa domande (dov'è? cos'è?, che c'è scritto?), risponde alle domande che gli facciamo, sorride ed è sempre allegro. Il suo linguaggio però è ipoevoluto..Le domande, anche se tante, sono sempre le stesse ...è un continuo cos'è? cos'è? .Fa frasi, migliora costantemente ma sicuramente non in linea con la sua età. In miglioramento anche la comprensione. Esprime e riconosce emozioni: è triste, è felice, è arrabbiato. Conta e conosce le lettere (da quando aveva 3 anni e mezzo). Disegna ma non lo ama particolarmente. Fa l'omino ancora in modo schematico e di recente la casetta (ma solo se glielo chiediamo). Ama disegnare principalmente mostri. Gioca con diversi giochi, fa gioco simbolico ma non con le sequenze richieste per la sua età anche se va migliorando. Il bambino progredisce... anche da solo nel lockdown ,ma chiaramente è sempre non in linea con l'età. E' sempre stato all'asilo ma anche se cerca i bambini, non interagisce in modo adeguato. forse perché sempre circondato di adulti.... Prima non sentiva e non parlava, poi sentiva e non parlava, quando ha iniziato a parlare ha dovuto sospendere la didattica per Covid. Il bambino è tranquillo a casa ma vuole fare solo i giochi che sceglie lui. Se gli propongo un gioco io fa i capricci...ci metto un po per convincerlo. Il problema più grosso è l'alimentazione ( mangia da solo usando solo il cucchiaio) ma fa fatica a masticare... tenta, se possibile, di ingioiare. Cerco di diversificare i cibi, pasta, polpette, prosciutto ma è una lotta e non sempre mastica in maniera adeguata. Prima del Lock down l'ho fatto visionare all'asilo da una psicologa ed era risultato un bambino inserito, anche se troppo accudito e che doveva imparare ad interagire meglio con i pari. Quello che mi preoccupa è principalmente il linguaggio ancora ipoevoluto, l'interazione con i pari, Il fatto che ha una manualità fine che ha sempre necessità di esercizio. Meno dinamico degli altri bimbi anche se sale sullo scivolo, salta ecc.il suo problema di alimentazione anche se migliora, il fatto che dovrebbe iniziare a descrivere ma dice sempre NO. Racconta in maniera schematica: "ho giocato con il trenino". Non pone altre domande tipo perchè? chi è? Ama bere solo dal bicchiere, non dalle cannucce o dalla bottiglia. Non ama sentirsi bagnato e mi chiama per cambiarlo. E' progredito tanto dal bambino che era a 3 anni ma con enorme sforzo nostro e suo. Se gli propongo un gioco nuovo o una attività nuova, una volta spiegata la capisce abbastanza rapidamente...poi chiaramente si deve esercitare. Ultimamente, con la nuova logopedista, non è molto collaborativo (cambiata da 3 mesi) e ci ha chiesto di fare dei test cognitivi sul bimbo. Cosa sono questi test cognitivi? In che consistono? Il bimbo potrebbe rientrare nello spettro autistico? Vi chiedo scusa per essere stata prolissa ma non so più cosa fare e pensare...mi sento molto confusa e scoraggiata
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Commenti
Anche lui ha quasi cinque anni...( In terapia dai due). Parla abbastanza bene compone frasi e fa molte domande ma, la relazione con gli adulti di riferimento è ottima, ma nn mantiene un interazione adeguata con i pari( ci prova ma non riesce) il gioco è immaturo, il linguaggio comunque ipoevoluto per età e tante piccole " fisse". Un solo specialista ( ma quello di cui mi fido di più) a tre anni ci diede la diagnosi di spettro lieve + disprassia, mentre la territoriale non ha riconosciuto tale diagnosi dandomene una più generica( disturbo evolutivo specifico misto) nella quale non ho mai creduto anche perché loro paventavano l idea di un funzionamento intellettivo limite al quale non ho mai creduto e i fatti mi han dato ragione perché mese scorso ha ripetuto il test cognitivo risultando pienamente nella norma
Non ti so dire purtroppo le prove specifiche che gli hanno somministrato perché causa covid non potevo essere presente nella stanza.
Probabilmente nel tuo caso sospettano un cognitivo non nella piena norma, proprio come era accaduto a me, ma si erano sbagliati.
Per quanto riguarda la disprassia invece dovresti proprio trovarti un equipe esperta perché ad oggi è un disturbo che spesso non viene riconosciuto.
La cosa importante alla fine è che segua le terapie più giuste per lui. L ipoacusia iniziale sicuramente ha fatto la sua parte, ma se tu vedi cHe ha anche questi problemi nei movimenti, sicuramente sarà meglio approfondire...