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Maschiacci o principesse?


Prendendo come riferimento questo articolo (e tanti Altri ovviamente, non è l'unico in cui si trovano queste considerazioni) https://mondoaspie.com/speciale-donne-asperger/le-caratteristiche-delle-ragazze-asperger/ volevo focalizzarmi sull'ultimo punto.
"La donna aspie Può essere un maschiaccio o una diva alla moda oppure una principessa, può essere o no interessata al look femminile".
Voi come vi sentite? Maschiaccio, diva o principessa?
Per quanto riguarda me, rigorosamente maschiaccio fino ai 18 anni. Da piccola vestiti più maschili che femminili, niente collanine o cose simili, non giocavo mai a fare la mamma ma sempre con giochi maschili, dalle spade alle tartarughe ninja.
Ciclicamente mi taglio i capelli corti, come li ho ora. Uso un trucco abbastanza naturale, quasi acqua e sapone.
Sull'abbigliamento sono diventata più chic,non principessa e non diva, ma più femminile. Anche se mi sento sempre molto più a mio agio in pantaloni e maglietta che con un vestito ;)
Ho letto poi delle correlazioni con fattori fisici, ad esempio il testosterone alto nelle donne asperger (presente!) e la sindrome dell'ovaio policistico (presente e correlato con il testosterone alto), che magari hanno influenzato il mio essere un po' androgina.
E voi invece? :)
"La donna aspie Può essere un maschiaccio o una diva alla moda oppure una principessa, può essere o no interessata al look femminile".
Voi come vi sentite? Maschiaccio, diva o principessa?
Per quanto riguarda me, rigorosamente maschiaccio fino ai 18 anni. Da piccola vestiti più maschili che femminili, niente collanine o cose simili, non giocavo mai a fare la mamma ma sempre con giochi maschili, dalle spade alle tartarughe ninja.
Ciclicamente mi taglio i capelli corti, come li ho ora. Uso un trucco abbastanza naturale, quasi acqua e sapone.
Sull'abbigliamento sono diventata più chic,non principessa e non diva, ma più femminile. Anche se mi sento sempre molto più a mio agio in pantaloni e maglietta che con un vestito ;)
Ho letto poi delle correlazioni con fattori fisici, ad esempio il testosterone alto nelle donne asperger (presente!) e la sindrome dell'ovaio policistico (presente e correlato con il testosterone alto), che magari hanno influenzato il mio essere un po' androgina.
E voi invece? :)
"Siamo tutti in un fosso, ma alcuni di noi guardano le stelle" - Oscar Wilde -
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Commenti
Da piccolo mi chiamavano "principessa col pisello", per via di miei certi modi snob (a sentir loro: ovviamente selettività alimentare, irritazione per ogni maledetta etichetta sui capi d'abbigliamento, mancanza di interesse per le attività "maschili" - lo ammetto, trovavo molto più piacevole il mezzo punto rispetto al correre e sporcarmi nel fango, o tirare calci ad una palla - e, non ultimo, una proprietà di linguaggio imbarazzante. Per l'interlocutore, che spesso non capiva).
Quand'ero piccola sceglieva mia mamma, a me sarebbero piaciuti i vestitini ma ho quasi sempre indossato pantaloni e abiti dal taglio da maschietto.
Da adolescente non ci badavo, mettevo ciò che capitava.
Adesso golfini, pantaloni e casacche larghe per nascondere la mia magrezza (non tanto per me, non mi turba il mio BMI, più che altro mi irritano i commenti altrui sul fatto che sia magra). Dopo il liceo sono comunque diventata un po' più attenta a quello che indosso, non sarò mai quella che abbina tutto e sta attenta al trucco quello no.
Collane,bracciali e anelli, ci ho provato ma li sento proprio come un impiccio, come se non facessero parte di me. L'unico bracciale che riesco, perché mi sembra più casual, è lo slake in ecopelle o con gli Swarovski.
Durante l'adolescenza non ho vissuto bene l'avere una seconda scarsa. Mi vedevo tanto diversa dalle mie compagne di classe e spesso me lo facevano notare, anche se credo fossero un po' invidiose del fatto che ero magra senza rinunce o ammazzarmi di ginnastica.
Adesso non mi dispiace, non ho problemi di costume a fascia che cade :D
Però sono maschiaccio e femmina, alternando, in egual maniera. Oggi camicia e jeans da uomo, domani top e minigonna. Oggi trucco evidente, domani zero. Ho un profumo unisex, accessori unisex e scarpe unisex perché qualcosa di fisso e caratteristico ho bisogno di averlo. I capelli li porto lunghissimi perché mi piacciono, e perché con i capelli corti starei male (ho le orecchie a sventola). I commenti degli altri circa il mio stile oscillano fra il "Che figata, non ti dai limiti di genere" e il "Ma ti decidi? Ma che cazzo fai?". Mia madre ormai si è abituata al fatto che nei negozi di abbigliamento non si dà un'ochiata solo al reparto donna, all'inizio era sconvolta all'idea e si sentiva a disagio fra camicioni e cravatte.
Mentalmente, sono una donna abbastanza inquadrata nello stereotipo di donna. Molte seghe mentali, emotività complessa, sovra-sensibilità, mi piacciono i bambini i gattini e le storie d'amore (meglio se tormentate); scappo se vedo un insetto, non so aprire i barattoli, sono delicatina. Ma ho anche un lato che esula, mi piace tutto ciò che è dark e dissacrante, so cos'è un fuorigioco, non faccio la gnègnè e non penso di essere il sesso considerato debole, urlo davanti ai videogiochi, sputo e dico più parolacce di quelle che una donna tipo si permette di dire, non mi preoccupo di apparire volgare e non sono il tipo che si siede a gambe incrociate mentre qualcuno le porta da bere qualcosa che non pagherò perché "sono gli uomini a dover pagare" (che cliché ridicolo).
A me tutte queste cose sembrano sciocchezze, ma è ciò che fa sì che gli altri mi vedano come un connubio strano fra aspetti maschili e femminili, con prevalenza femminile nello stile di pensiero.