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Rapporto con la matematica?

Ciao a tutti!
Avete un buon rapporto con la matematica? Per me è sempre stata fonte di notevole ansia e stress... solo al liceo ho iniziato ad avere voti appena sufficienti. Il mio rapporto con la matematica è complesso: posso essere "ammaestrato" a fare calcoli, anche di una discreta complessità, ma senza una reale comprensione di ciò che faccio. È tutta ripetizione...non sono in grado di "capire" davvero l'operazione che sto facendo. Infatti manco di, come dire..."intuito matematico". In pratica, se incontravo qualcosa di diverso da ciò con cui mi ero impratichito, non ero in grado di arrivare alla soluzione. Alle medie, avevo una prof che insisteva molto su di me. I miei voti in altre materie erano buoni, e pensava che non volessi impegnarmi nella sua materia. Passavo ore, invece, a fare pratica con espressioni (un disastro) ed equazioni ( un disastro un po'più contenuto). Non era cosa per me... o forse non hanno saputo insegnarmi bene
Avete storie simili?
Avete un buon rapporto con la matematica? Per me è sempre stata fonte di notevole ansia e stress... solo al liceo ho iniziato ad avere voti appena sufficienti. Il mio rapporto con la matematica è complesso: posso essere "ammaestrato" a fare calcoli, anche di una discreta complessità, ma senza una reale comprensione di ciò che faccio. È tutta ripetizione...non sono in grado di "capire" davvero l'operazione che sto facendo. Infatti manco di, come dire..."intuito matematico". In pratica, se incontravo qualcosa di diverso da ciò con cui mi ero impratichito, non ero in grado di arrivare alla soluzione. Alle medie, avevo una prof che insisteva molto su di me. I miei voti in altre materie erano buoni, e pensava che non volessi impegnarmi nella sua materia. Passavo ore, invece, a fare pratica con espressioni (un disastro) ed equazioni ( un disastro un po'più contenuto). Non era cosa per me... o forse non hanno saputo insegnarmi bene
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Commenti
Mi sentivo una stupida in tutti i sensi, vedendo i miei colleghi dare queste materie senza alcun problema (il programma è quello di analisi di 4 e 5 liceo scientifico più qualche piccolezza in più, ma niente di che) e non sapevo ovviamente nulla di discalculia. Ora, guardandomi indietro, penso che non sono mai stata stupida ma sono fiera del risultato che ho ottenuto nonostante la mia discalculia.
J
Tuttavia, lo studio della matematica mi ha insegnato molto:
1) accettare i propri limiti. Ci sono cose in cui non saremo mai in grado di eccellere. Impariamo a riconoscerle, per concentrarci sui nostri veri punti di forza. Se si vuole puntare all'eccellenza, lo si faccia tramite i propri punti di forza.
2) essere bravi in matematica non è l'unica forma di intelligenza. Essa non è solo logica e calcoli... è qualcosa di MOLTO più complesso e variegato. Malgrado l'immagine mediatica, lo scienziato in camice bianco coi capelli stile Einstein che esegue equazioni alla lavagna NON ha il monopolio dell'intelligenza.
3)la salute mentale è più importante dei voti. Se la media è buona, e non è a rischio la promozione, e/o la borsa di studio, e/o l'ammissione in un dato istituto, non stressarsi troppo su di essi. Meglio incassare un'insufficienza, che un esaurimento nervoso...
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