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Brividi nel cervello

Salve, vorrei sapere se qualcuno in questo Forum condivide con me questa caratteristica sensoriale, ossia una sorta di solletico nella corteccia cerebrale che si fa vivo alla presenza di determinati suoni (nel mio caso accade con i sussurri ASMR, o con sussurri nelle orecchie, certe volte in aula universitaria quando il professore parla, quando qualcuno mastica una gomma etc, etc).
Ho notato però una reazione ambivalente a stessi suoni a seconda del tipo di relazione che vige con la persona che li emette: se è mio fratello a masticare una gomma provo un disagio uggioso e violento dentro di me, se invece è una persona estranea, per esempio, molto spesso provo una sensazione piacevole. Oppure se ascolto un whispering ASMR, provo una sensazione quasi orgasmica, ma se è mia madre che mi parla a bassa voce nell’orecchio mi vien voglia di malmenarla... Mi piacerebbe conoscere le vostre esperienze.
Ho notato però una reazione ambivalente a stessi suoni a seconda del tipo di relazione che vige con la persona che li emette: se è mio fratello a masticare una gomma provo un disagio uggioso e violento dentro di me, se invece è una persona estranea, per esempio, molto spesso provo una sensazione piacevole. Oppure se ascolto un whispering ASMR, provo una sensazione quasi orgasmica, ma se è mia madre che mi parla a bassa voce nell’orecchio mi vien voglia di malmenarla... Mi piacerebbe conoscere le vostre esperienze.
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Commenti
Da come lo descrivi sembra che scaturisca da un ricordo che hai associato a livello inconscio ad una caratteristica di certi rumori.
Ciò che avevo pensato è che quando un dato suono (e a pensarci bene posso includere nel discorso anche determinati contatti - leggere carezze, che danno un po’ di solletico) mi “”triggera”” provoca nel mio corpo una certa “tensione erotica” che, nel caso sia prodotta da “Intoccabili” da un punto di vista sessuale (in breve, i miei stretti familiari), viene respinta inconsciamente da una “tensione aggressiva” -considerata in tal caso come meccanismo difensivo- rivolta verso gli autori di un determinato suono o contatto.
È solo una vaga ipotesi, ma che si adatta bene alla mia esperienza.
La mia situazione dovrebbe essere diversa, ma ricordo che tempo fa anche a me i contatti fisici davano un certo fastidio e avevano spesso un valore erotico. Poi piano piano ho deciso di "resistere", nel senso che invece di pensare alle mie sensazioni mi concentravo sul perché una data persona mi stava toccando e decidevo in base a ciò di lasciarla fare o allontanarla.
Tieni conto anche che se ti mostri distratto molte persone hanno l'istinto di toccarti per richiamare l'attenzione.
Penso stia a te costruirti un "modo di apparire" che sia più vicino possibile al tuo carattere (burbero, affabile, empatico, menefreghista, ecc.), in modo da comunicare anche senza parlare la tua disponibilità a essere toccato o no.
Ti consiglio a tale proposito la lettura di un manuale sul linguaggio del corpo, se ancora non lo hai fatto. Ad esempio se stai con le braccia incrociate le persone sono meno propense a toccarti. Questo però vuol dire che sono anche meno propense a parlarti, per cui bisogna valutare bene qual è il tuo linguaggio del corpo naturale e modificarlo quando ne hai bisogno (così eviti a prescindere il contatto).
Riguardo ad un possibile ricordo che è rimasto fissato nel tuo inconscio, forse uno psicologo saprebbe consigliarti, ma personalmente non penso sia un problema, perché è possibile che come è capitato a me con il tempo "non ti passa più per la testa", o meglio la "soglia del piacere/fastidio" si sposta un po' quando ti ci abitui, anche se alcune cose rimarrano sempre piacevoli/fastidiose a prescindere.
Adesso mi ci sono abituato e non ci faccio più caso, ma prima se sentivo il rumore, o soltanto pensavo a quel bimbo nel bagnetto, mi infastidiva parecchio.
Poi il rombo dei motori di grossa cilindrata, mia figlia si spaventa, io sento come se quel rombo riverberasse in petto...