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Pensare a ciò che si vuol dire, però poi non riuscire a trovare le parole e il tono giusto per dirlo

Buongiorno,
mi capita spesso, quando devo dire qualcosa a qualcuno, di pensare a cosa dire e il modo in cui dirlo, quando però capita l'occasione di farlo è come se l'emozione legata al pensiero e alle parole svanisse e allora viene fuori a parole qualcosa che acquisisce tutt'altro senso alle mie orecchie. Succede anche a voi?
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Poi spesso, se la persona o la situazione mi mette a disagio, tipo se ci sono "spettatori" o se parlo con i maschi, iniziono ad intrecciarmi le parole e sembro scema.
Io avevo dei modi molto bruschi, veramente odiosi soprattutto quando dovevo riprendere, correggere qualcuno, e poiché ne ero consapevole, cercavo di controllarmi. Risultato: ero troppo mielosa e non ero ascoltata, ma nemmeno considerata. Fino a quando perdevo la pazienza e mi usciva il modo odioso che mi era proprio.
Ora la questione è questa, almeno nel mio caso.
Ci sono modi di operare che introiettiamo fin dalla nascita, sono quelli che respiriamo ogni giorno, e se respiriamo la sempre la stessa aria, va da sé cosa succede...
Io mi rendevo conto che usavo toni e frasi sentite in casa, cioè per esprimermi in determinate situazioni io non potevo fare a meno di usare certi toni e certe parole. Come se di mancasse una creatività espressiva.
Non sono una persona esperta del campo, ma credo che questo circolo vizioso si chiamino tecnicamente MOI (modelli operativi interni) e sono quelli che possono cambiare attraverso la terapia comportamentale, o anche l'analisi transazionale. Semplicemente si assorbono comportamenti diversi e diversi modi di relazionarsi.
Poi, io parlo sempre relativamente a me, io ho riscontrato dei "blocchi" nel parlare, qui la situazione è complessa. Io ho notato che faccio lo slalom tra di essi. Se parlo di una questione a me intimamente molto cara o anche pressante, faccio proprio così, facendo risultare il discorso confuso, ma non lo è.
Un buon terapeuta se riesce a capire che ciò che il paziente sta cercando di dire rappresenta un filo logico (che forse non ha perso come potrebbe sembrare) che sta tirando districandosi tra i mostri della sua mente, lo può aiutare.