Secondo un ampio studio sull´elaborazione uditiva nell´autismo, una parte fondamentale dell´area deputata all´elaborazione dei suoni sembra maturare piú lentamente nei bambini con questa condizione. Queste scoperte potrebbero aiutare a spiegare i deficit di linguaggio associati all´autismo.
Se si impiega piú tempo a elaborare basiche informazioni uditive come i toni, questo ritardo diventerá piú incisivo quando si cercherá di codificare informazioni piú complesse come parole e frasi. Quindi il ritardo si accumula e tutto ne risulta influenzato quando si inizia ad avere a che fare con input linguistici piú complicati.asserisce il capo ricercatore J. Christopher Edgar, professore associato di radiologia al Children´s Hospital di Philadelphia.
Lo studio mette in luce ancora una volta il fatto che le anormalitá funzionali nell´autismo sono specifiche per fascia etá, e rimarca il bisogno di studi longitudinalidice Elena Orekhova, ricercatrice al Gillberg Neuropsychiatry Centre dell´Universitá di Gothenburg, in Svezia, che non ha fatto parte dello studio.
Abbiamo esaminato diversi processi neuronali per ottenere un quadro piú completo della maturazione del funzionamento della corteccia uditiva nei bambini autisticidice uno dei ricercatori coinvolti nello studio, Timothy Roberts, professore di radiologia al Children´s Hospital di Philadelphia.
Questo é uno studio con solide basi che aggiunge un ulteriore pezzo al puzzle sull´autismoafferma Elizabeth Pang, una neurofisiologa dell´Hospital for Sick Children a Toronto, che non ha fatto parte dello studio.
Nonostante lo studio contribuisca ad una miglior conoscenza dei meccanismi dell´autismo, non promette la sicura individuazione di biomarcatori per l´autismoafferma la Orekhova.
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