Il 30% delle varianti comuni che predispongono geneticamente all´autismo influenzano anche le capacità sociali nella popolazione generale mentre nuove mutazioni rare sono presenti solo nel 19% delle persone con autismo e in oltre la metà dei casi sono presenti anche nei loro parenti non autistici.
La prima implicazione è che la linea al di là della quale noi consideriamo le persone con Autismo o meno è puramente arbitraria. Non c´è un punto limite chiaro e oggettivo, sia in termini di rischio genetico che in termini comportamentali, superato il quale si può dire più o meno sicuramente se si è o meno affetti. E´ come cercare di giudicare con precisione se qualcuno è alto o no. Lo spettro si estende in quella che noi consideriamo la popolazione tipica.dice Robinson
La presenza di un disturbo non è una questione di noi ´normali´ rispetto a quelle altre persone che sono ´disturbate´, tutti noi abbiamo molti degli alleli di rischio per i disturbi mentali.
All´interno del genoma, circa il 30% delle varianti che predispongono geneticamente a condizioni dello Spettro Autistico influenzano anche le capacità sociali nella popolazione generaledice Robinson.
Tutti portano con s&ecute; gradi differenti di rischio genetico e la sovrapposizione potrebbe essere ancora più grande se i ricercatori sono cercassero anche le varianti collegate ad altre caratteristiche dell´autismo, come i comportamenti e gli interessi ristretti e ripetitivi
Per capire realmente a qualsiasi livello quello che sta succedendo [nell´autismo], sia esso epidemiologico o biologico, dobbiamo iniziare l´integrazione di queste informazionidice il Prof. Robinson.
Questi fattori genetici non sono i soli a poter determinare se le presone trovino le interazioni sociali una sfida da superare. Non stiamo certamente dicendo che tutta la variabilità comunicativa nella popolazione generale sia determinata unicamente dal rischio genetico di ASD.
Queste ricerca suggerisce come studi sulla popolazione autistica possano aiutare nell´integrare quelli sulla popolazione generale, e così avvalorare le prove che l´autismo si origini da fattori complessi e tra loro interagenti inclusi genetica, ambiente e sviluppo celebrale
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