La suramina potrebbe aiutare le persone autistica a regolare la risposta metabolica allo stress migliorando la comunicazione cellulare nel cervello.
Gli scienziati stanno studiando un farmaco che potrebbe dare ottime risposte nei disturbi dello spettro autistico.
I risultati preliminari mostrano che il farmaco, già utilizzato per il trattamento delle malattia del sonno, corregge la sintomatologia comportamentale presente nell´autismo. A livello molecolare, normalizza le connessioni cerebrali difettose, ripristina la segnalazione intracellulare e migliora gli effetti metabolici della mente che sono alla base del disturbo.
Il farmaco, la molecola della SURAMINA, è destinato a migliorare il sistema della dis-comunicazione cellulare che produce una risposta metabolica allo stress. Secondo una nuova teoria, l´autismo è fortemente legata a questo percorso, noto come segnalazione purinergicica.
Gli scienziati negli Stati Uniti hanno scoperto che il farmaco ha corretto 17 tipi di anomalie legate all´ autismo in alcune specie di topi che, geneticamente modificati, presentavano le caratteristiche tipiche dell´autismo, vi compresi problemi di comportamento sociale.
L´autismo è una condizione di ampio raggio, per lo più osservato nei ragazzi, che influisce sulla capacità di una persona di socializzare e comunicare e può avere un impatto devastante per tutta la vita. Circa 600.000 bambini e adulti nel Regno Unito sono stimati con questo disturbo.
Il professor Robert Naviaux, co-direttore del Centro malattie mitocondriali e metaboliche presso l´Università della California a San Diego, ha dichiarato: "La nostra teoria suggerisce che l´autismo si innesca perché le cellule rimangono bloccate in una modalità metabolica difensiva e non riescono a comunicare tra loro normalmente, e questo può interferire con lo sviluppo e le funzioni cerebrali.
"Abbiamo utilizzato una classe di farmaci note da quasi un secolo, per il trattamento di altre malattie , farmaci che hanno lo scopo di bloccare il segnale di ´allerta´ in un modello murino, consentendocosì alle cellule di tornare al normale metabolismo e di ripristinare la comunicazione cellulare."
Ha poi aggiunto: "Certo, correggere le anomalie di un topolino è molto semplice, molto più complessa è la strada per la cura dell´uomo, ma siamo incoraggiati sufficientemente per provare questo approccio in un piccolo trial clinico di bambini con disturbo dello spettro autistico nel prossimo anno.
"Questo processo è ancora nelle prime fasi di sviluppo. Pensiamo che questo approccio, chiamato terapia antipurinergic o APT, offra un percorso nuovo ed eccitante che potrebbe portare allo sviluppo di una nuova classe di farmaci per trattare l´autismo."
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