Può sembrare narcisistico, e forse lo è, iniziare la recensione di un libro con la storia della recensione stessa. Eppure voglio farlo come personale autodafé, meritato, nei confronti di questo libro, che parlando d´inverno, riscalda il cuore.
Tuttavia in quanto parole [lui] era muto: non una frase d´amore. Non un "ti voglio bene", solo stiracchiato quando richiesto e detto in momenti fuori dal suo controllo. Non poteva accettarlo. Perdere il controllo. Provava un dolore al punto di dover interrompere tutto, pensare che intorno il mondo stava crollando.
Il suo presente era una solitudine colorata, nuovi amici con storie insolite, mai più insolite della sua. Per [lei] ricominciare la vita aveva dovuto abbandonare tutto. Nel lavoro aveva ottenuto successo, numerosi riconoscimenti per i suoi studi. Amava scrivere anche se non lo faceva per professione. La passione per la danza. E la musica. Nonostante ciò era perennemente insoddisfatta. Il contatto con le persone: la fonte a cui attingeva per andare avanti
…Premi le tue labbra sulle statue,
e sicuramente rimarrai distante: amore come inverno.
L´amore consiste in questo: due solitudini che si proteggono,
si toccano e si accolgono.
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