Dal 13 al 15 giugno 2014 si è tenuto a Roma il primo Convegno Nazionale di Spazio Asperger ONLUS. È qualche giorno che penso di scrivere delle riflessioni post convegno, ma gli argomenti trattati sono stati talmente tanti che mi risultava difficile capire da dove cominciare. Oggi, 18 giugno 2014, è la giornata mondiale dell´Orgoglio Autistico, “Autistic Pride”, e finalmente so cosa scrivere. Una domanda che spesso mi viene posta è: “Cosa c´è di cui essere orgogliosi nell´Autismo?”.
Sai, mentre ero lì che ascoltavo tutti gli interventi e mi guardavo intorno... osservavo e pensavo alle persone asperger presenti, adulti, ragazze, ragazzi come te... un po´ la mia "curiosità" mi portava a chiedermi chi fosse tale in mezzo a quella grande platea così eterogenea... ed ero contenta del fatto che la stragrande parte fosse davvero indistinguibile dal contesto… alcuni individui forse un po´ "più bizzarri" nel look, nella camminata, nel modo in cui ponevano le domande, facevano supporre... e mi sono chiesta se fosse lecita questa mia curiosità... come invece io apparissi agli occhi degli altri, come un asperger/autistico mi vedesse, magari questa mia "curiosità" era solo mia proprio perché neurotipica... e poi ho pensato "ma cosa sentono, come si sentono ad ascoltare tante persone (medici, terapisti...) diverse che sono qui a parlare dell´asperger, in pratica a parlare di loro…”
Essere Asperger non è una gran figata!.
cosa ne pensi?.
Mi sento onorato perché sento di star partecipando a qualcosa di importante.
La normalizzazione non è un obiettivo facilmente raggiungibile e penso non dovrebbe neanche essere un obiettivo. L´obiettivo è permettere alle persone autistiche di scegliere e di capire cosa e come fare ciò che è importante per loro.
Il convegno è stato un´esperienza unica.Grazie per avermi dato l´opportunità di esserci, di ascoltare, di partecipare.
Grazie per il tuo lavoro, per ciò che hai fatto, per aver scelto di passare tante notti insonni per organizzarlo.
Grazie soprattutto per aver messo il Meeting al primo posto in un momento della tua vita così pieno di impegni, di scadenze, di cambiamenti.
Voglio dirti questo: hai fatto la differenza per tanti. Hai creato qualcosa di bello, qualcosa che ha dato ricchezza, che ha permesso a tanti di capire e, soprattutto, di aprirsi.
Hai regalato emozioni, hai spinto a riflettere, hai affrontato ogni tema sotto più punti di vista e non lo hai fatto indirizzandoti solo a determinate persone, lo hai fatto aprendo discorsi verso tanti, verso tutti.
E´ stato molto impegnativo. Ieri, pensa te, ho avuto 39° di febbre. La mia compagna mi dice che è stata una reazione a tanto sforzo. E mi fa sorridere pensare che tu avresti continuato. Se chi ha attraversato il canale della Manica a nuoto è stato un eroe, tu saresti in grado di attraversare l´Atlantico.
E magari neanche ti accorgeresti della differenza. Sei fatto così. Ed è bello, credimi. E´ bello essere fatti così. Il mondo si regge anche sull´intelligenza e sulla sensibilità di persone fatte come te.
Mi hai insegnato tanto David. E mi accorgo, in questo martedì mattina, di non avertelo detto abbastanza spesso.
Comunque... amico mio. Grazie. Grazie per ciò che hai fatto, grazie, soprattutto, per ciò che farai.
Io ti stringo nel più forte degli abbracci.
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