Adam
quando la fuligine copre le stelle
Autore: Marco Minniti
Il libro per bambini che preferisco parla di un piccolo principe arrivato sulla terra da un asteroide molto lontano. Qui incontra un pilota il cui aereo è precipitato nel deserto. Il piccolo principe insegna al pilota molte cose, soprattutto sull´amore. Mio padre diceva sempre che io ero il piccolo principe ma, dopo aver conosciuto Adam, ho capito che sono sempre stata il pilota! – Beth –
Il 23 giugno 2018, all´interno del corso psico-educativo Stelle Diverse, Roma
Film indipendente, datato 2009, di produzione americana, presentato al Sundance Film Festival (dove otterrà il premio Alfred P. Sloan, dedicato ai film a tema scientifico). Il protagonista, Adam Raki, è un Asperger trentenne, dotatissimo ingegnere impiegato in una fabbrica di giocattoli, appassionato di astronomia. Il giovane vive in totale solitudine nel suo appartamento di Manhattan dopo la morte di suo padre, intrattenendo solo occasionali rapporti con Harlan, vecchio amico del genitore. Quando nello stesso condominio di Adam si trasferisce Beth, insegnante che ha il sogno di diventare una scrittrice per ragazzi, tra i due si crea da subito una reciproca curiosità. Beth passa senza problemi sopra alle stranezze, alla rigidità e all´apparente mancanza di empatia di Adam, apprezzando da subito la sua sincerità; l´amicizia diventa presto amore. Tuttavia, le disavventure familiari della ragazza, che vedranno suo padre sotto accusa per frode, il licenziamento di Adam, e i conflitti che ne deriveranno, metteranno presto a dura prova il neonato rapporto.
Il regista Max Mayer concepì l´idea del film dopo aver ascoltato casualmente alla radio un´intervista ad un Asperger, in cui questi parlava del modo in cui vedeva il mondo: Mayer, incuriosito, fece così una serie di ricerche sulla sindrome, decidendo di farne “una metafora per la tensione tra esseri umani e il desiderio universale di connettersi l´un l´altro”. Il personaggio di Adam fu sviluppato da Mayer, in sceneggiatura, proprio ispirandosi all´uomo intervistato alla radio, mentre quello di Beth era basato su un insieme di conoscenti del regista. Il protagonista Hugh Dancy passò attraverso un lungo lavoro di preparazione al ruolo, sviluppando il personaggio insieme al regista già da un mese prima dell´inizio delle riprese, e parlando individualmente con diversi Asperger riguardo ai loro interessi, ai loro sentimenti e alle loro peculiarità sensoriali.

La cifra del realismo, frutto del meticoloso lavoro di ricerca di regista e protagonista, è un po´ quella che accompagna tutto il film di Mayer, che vuole farsi, prima che trattato sull´Asperger, esplorazione di un incontro tra mondi lontani e all´apparenza inconciliabili. Interpretato con equilibrio e credibilità da Hugh Dancy, Adam è comunque esemplificativo di moltissime caratteristiche della sindrome, un po´ un compendio “grezzo” di tratti che trovano vita, credibilità e autenticità nel momento in cui collidono con l´empatico (ma altrettanto problematico) personaggio interpretato da Rose Byrne. Il regista si fa volutamente da parte, mantenendo uno stile sobrio e lasciando parlare, principalmente, la storia e i suoi due interpreti; la levità da commedia romantica del racconto, inframezzata a tratti da parentesi più aspre (quelle che segnano la tensione tra i mondi incarnati dai due protagonisti) si colora solo in apertura e in chiusura di un tono vagamente fiabesco, rappresentazione del sogno perseguito dalla giovane Beth.
Il 23 giugno 2018, all´interno del corso psico-educativo Stelle Diverse, Roma